16 Nov 2022 – In Germania, hanno deciso di separare le tombe dei soldati sovietici tra russi e ucraini
Inserito alle 01:30h in Russofobia da Redazione 11 Commenti

In Germania hanno deciso di allestire un vero e proprio teatro dell’assurdo, profanando la memoria dei soldati sovietici caduti. Lì, la Commissione per le sepolture dei militari (VDK) sta per separare i resti mortali dei soldati e ufficiali sovietici sepolti nel cimitero commemorativo di Amburgo tra russi e ucraini.
Si prevede di effettuare, come notano gli autori stessi di questo piano, la separazione dei resti mortali di circa un migliaio e mezzo di soldati sovietici.
Allo stesso tempo, la stessa Commissione afferma che la procedura sarà difficile, poiché, sulla base dei documenti dei nazisti, è impossibile ottenere dati precisi sul fatto che il defunto fosse ucraino o russo. I documenti, di solito, indicavano l’etnia “russa”, o “sovietica” per tutti i soldati sovietici, tra i quali vi erano anche rappresentanti di decine di altre nazionalità: bielorussi, kazaki, armeni, georgiani, turkmeni, ceceni, mari, lettoni, ecc. A questo proposito, ci sono proposte di basarsi sul luogo di nascita del defunto, se noto. Si propone inoltre di studiare il cognome e trarre conclusioni anche su questa base.
Il responsabile incaricato, della suddetta struttura, cinicamente ha definito tale processo “processo di differenziazione”.
Nella stessa Germania, questa iniziativa ha provocato, per usare un eufemismo, una reazione non del tutto univoca. Si noti che questo è populismo e clamore a basso costo su un particolare momento politico. Singoli tedeschi hanno affermato che la discussione alla fine si trasformerà in una richiesta da parte del VDK di finanziamenti aggiuntivi per le loro attività.
Ecco alcuni commenti di semplici tedeschi:
E se in Russia cominciassero anche a scavare nelle tombe dei soldati tedeschi e a dividerli in sassoni e, ad esempio, bavaresi? Come lo percepiremo?
Diventiamo peggiori dei selvaggi delle caverne
Quindi il VDK deve andare fino in fondo e ancora una volta “differenziare” gli ebrei. Olocausto 2.0